Penso non siano in molti. Sono passati quasi dieci anni dall’uscita del best seller che ha acceso i riflettori sugli anziani che, mani dietro alla schiena, amano guardare i cantieri. In tutto questo tempo, grazie all’antropologo urbano Danilo Masotti, gli umarell hanno conquistato attenzione e notorietà. Valicando i confini bolognesi e diventando un vero e proprio fenomeno nazionale.
Pensionati 3.0
In pratica sono pensionati versione 3.0 che, per passare il tempo, stazionano davanti ai lavori in corso. Commentando quello che non va e, di fatto, esercitando una sorta di controllo ufficioso su uomini e macchine che stanno lavorando in cantiere. Il vocabolo ( e non avrebbe potuto essere altrimenti vista l’originalità arguta del significato), è stato coniato in quella Bologna creatrice di neologismi incredibili ed in poco tempo è diventato un cult.
Ebbene, ora troveranno nuovi modi per esercitare il loro hobby. Il sindaco di Rapallo, Carlo Bagnasco ha infatti installato due grandi monitor dove sorge il depuratore, ufficialmente per “fornire ai cittadini la massima trasparenza su come vengono spesi i soldi pubblici”, come ha spiegato il primo cittadino al Corriere della Sera. E ovviamente ci saranno anche gli umarell a dare una mano.
Sentinelle del territorio
Costoro hanno un lungo trascorso lavorativo, non necessariamente nel settore delle costruzioni. E sono stati definiti da Masotti, nel suo libro Oltre il cantiere: fenomenologia degli umarell, delle vere e proprie sentinelle del territorio. Per i pensionati più tecnologici oltre un anno fa è nata addirittura una App per cercare il cantiere più vicino. E sulla quale i feticisti dei lavori in corso troveranno le mappe dei cantieri da visitare, quelli aperti e quelli che apriranno.
Non possiamo prevedere gli sviluppi di questa tendenza che comunque in futuro potrebbe riservare delle sorprese non necessariamente negative.
Il Grande Fratello in cantiere
Commentando con il Fatto Quotidiano l’iniziativa di Bagnasco, Danilo Masotti si augura che in futuro non proiettino dirette con inquadrature a telecamera fissa. Ma che ci sia proprio una cabina di regia che coinvolga tutti gli attori: ingegneri, geometri, operatori e, ovviamente, umarell.
Insomma, una sorta di “Grande Fratello” in cantiere che, con la complicità di testimoni oculari allenati all’osservazione scrupolosa delle operazioni (e con molto tempo a disposizione) potrebbe esercitare un’azione di controllo su tutte le operazioni in svolgimento, sulle pratiche corrette di esecuzione, sull’osservanza delle misure di sicurezza, sull’idoneità delle macchine..
Le imprese di costruzione sono avvisate.
Foto tratte dal Corriere della Sera e dal Fatto Quotidiano
Bella storia ma l’ etimologia non viene spiegata
Umarell in bolognese sono gli “omini” sfaccendati che vanno in giro per la città con le mani dietro la schiena in cerca di cose da fare. L’etimo si fa quindi risalire alla radice “uomo”, piccolo uomo.
[…] l’anziano Umarell, a differenza di molti suoi coetanei, ha pensato di mettere in pratica le competenze acquisite in […]