Un lavoro impegnativo
Si conclude cosí una lunga fase preparatoria, che ha visto la costruzione delle frese presso la stabilimento di Herrenknecht in Germania, due anni fa, cui è seguita una impegnativa fase di trasferimento delle stesse al cantiere, dove negli ultimi sei mesi sono state riassemblate.

“Dopo l’attivazione dello svincolo dedicato al cantiere del Sottoattraversamento dell’Isarco a Fortezza che è in funzione da oltre un anno, grazie alla collaborazione con l’A22 ed il Ministero dei Trasporti, siamo riusciti a ottenere un grande successo con l’apertura delle svincolo a Mules. Questo permetterà da un lato di ridurre i tempi per gli approvviogionamenti del cantiere, dall’altro concretamente potranno essere ridotti i transiti di mezzi sulla viabilità ordinaria e attraverso i centri abitati. Grande è dunque l’attenzione di BBT SE nei confronti dell’ambiente e del territorio”, ha affermato l’ing. Raffaele Zurlo, amministratore di BBT SE.La realizzazione della galleria di base del Brennero sta raggiungendo l’apice delle attività, vedendo giá oggi impiegate su tutto il progetto circa 2.400 persone, di cui 1.650 presso i due cantieri (Isarco e Mules) in Italia. Degli 8 miliardi di costo del progetto, 2 sono giá stati investiti e nei prossimi 10 anni saranno investiti ulteriori 6 miliardi, a conferma del grande impatto economico che la galleria di base del Brennero genera.
Una visita guidata speciale…
Il 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana, oltre 2500 visitatori hanno approfittato della straordinaria occasione per vedere la fresa Virginia. BBT SE ha fermato i lavori per un giorno intero, con l’intento di permettere alla popolazione di visitare la grande fresa, nelle prime fasi del suo percorso che la porterà fino al Brennero.
I numerosi visitatori, accorsi per l’occasione anche da fuori Regione, sono scesi a bordo di bus nella galleria EST del Tunnel di base del Brennero e, dopo un breve percorso a piedi, nell’ambito del quale hanno potuto vedere le varie fasi di completamento dei lavori, hanno raggiunto il camerone di partenza della fresa. Ad accoglierli vi erano i tecnici di BBT SE che, dopo una breve descrizione del suo funzionamento, hanno accompagnato gli ospiti lungo un emozionante percorso, nel ventre del gigante di acciaio da 2750 tonnellate, 5700 cavalli (4200 KW), che riesce ad imprimere una forza di 10.000 tonnellate sul fronte di scavo, che inesorabilmente sgretola metro dopo metro.

“Per noi la giornata delle porte aperte è l’evento più importante dell’anno. In questo modo possiamo mostrare alla popolazione il valore che il progetto BBT ha per il futuro dell’Italia, dell’Austria e dell’Europa e quali sono le sfide tecniche da affrontare nei nostri cantieri”, ha commentato Raffaele Zurlo. “Anche l’organizzazione dell’evento è stata una vera e propria sfida. Non è scontato aprire un cantiere di queste dimensioni a un vasto pubblico e riuscire a raggiungere una fresa distante oltre 4 km dall’imbocco. Siamo convinti che ne valga la pena, constato il crescente interesse che ruota attorno al progetto e che tra 10 anni sarà realtà”.