Dai delitti d’onore in Pakistan al dramma dei rifugiati siriani, passando per l’Africa, con la sua storia, il presente e le prospettive di sviluppo futuro: mai come quest’anno il Pilosio Building Peace Award ha parlato della costruzione della pace in senso allargato, affrontando alcune delle tematiche più “calde” ed attuali a livello globale con interventi di testimonial che, in maniera diversa, sono impegnati nel promuovere lo sviluppo di una più equa società civile.
L’edizione 2014 del premio ideato e organizzato dalla Pilosio, azienda di riferimento nel mondo delle attrezzature per le costruzioni con sede in provincia di Udine, si è svolto nella magnifica cornice della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, a Venezia, richiamando diverse centinaia di ospiti in rappresentanza di oltre 20 Paesi del mondo. Come ha spiegato il CEO dell’azienda e presidente del Pilosio Building Peace Award Dario Roustayan, “si tratta di un’iniziativa che si pone come una sintesi fra un evento dai contenuti socio-culturali di alto profilo e un irrinunciabile momento di networking fra i top manager del mondo delle costruzioni e dell’oil&gas”.
A ritirare il premio “peace builder 2014” è stata Samia Yaba Nkrumah, figlia dell’indimenticato padre fondatore del Ghana libero e democratico, nonchè visionario leader per l’intero Continente africano Kwame Nkrumah. Candidata alle prossime elezioni presidenziali, Samia Nkrumah ha ricevuto il premio per il suo progetto “Nkwame Nkrumah Presidential Library” in collaborazione con l’architetto Mario Cucinella, emblema del suo impegno nel promuovere uno sviluppo sociale ed economico attraverso la cultura e la formazione delle giovani generazioni.
In tema di Africa e pace, non poteva esserci personaggio più rappresentativo di Kofi Annan, ex-Segretario Generale ONU e vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 2001.