“È un giorno di festa per il Kosovo”. Il primo ministro del Kosovo Ramush Haradinaj ha salutato la firma ufficiale del contratto che affida a GCF Generale Costruzioni Ferroviarie il rinnovamento della linea Fushë Kosovë – Hani i Elezit. Un progetto che entro tre anni permetterà di integrare i Balcani con i Paesi dell’Unione Europea.
Un progetto di sviluppo
Nel palazzo del governo – presenti le massime autorità politiche del Paese, l’ambasciatore italiano e rappresentanti dell’Unione Europea – un prolungato applauso ha accompagnato la sottoscrizione del contratto da parte di Agron Thaci, amministratore delegato di Infrakos (Kosovo Railways Infrastructure: gestore delle ferrovie) e Edoardo Rossi, Presidente di Generale Costruzioni Ferroviarie.
Immediata la risonanza dell’evento cerimoniale sui media nazionali del Kosovo. L’intero Paese confida, infatti, che “Rail Route 10” – questo il nome del progetto complessivo di rinnovamento ferroviario in cui si inserisce la sezione kosovara – saprà dare un forte impulso allo sviluppo economico di tutta l’area dei Balcani, nella quale centrale è il Kosovo, e che segnerà un “cambio di passo” fornendo un contributo fondamentale nel rafforzare gli scambi e la cooperazione regionale e paneuropea.
“La modernizzazione dell’infrastruttura ferroviaria – ha sottolineato il primo ministro Haradinaj – è un prerequisito per lo sviluppo delle economie della regione ed è di importanza strategica per il Paese. Da oggi inizia la riqualificazione della rete ferroviaria del Kosovo, un nodo importante del collegamento ferroviario dei Balcani occidentali con i paesi dell’Unione Europea”.
Una linea moderna
La rete ferroviaria del Kosovo conta circa 330 km di ferrovia atta al servizio passeggeri ed un centinaio di chilometri per servizio merci e raccordi industriali. L’intera rete è a binario unico e solo parzialmente elettrificata. Secondo uno studio preliminare dell’UE il limite massimo effettivo di velocità è di 70 km/h anche se la geometria di molte parti della rete dovrebbe consentire i 160 km/h.
Il contratto firmato da GCF dà il via alla prima fase di ammodernamento della linea centrale del Paese, sull’asse Nord-Sud Belgrado-Skopje. In particolare si tratta di una sezione di 68 chilometri di binario che si sviluppa dalla stazione della capitale Pristina fino ad Hani i Elezit, cittadina al confine della Macedonia, lungo un percorso piuttosto complesso, caratterizzato dalla presenza di 73 scambi, 33 ponti, un sottopasso e 7 gallerie.
I lavori inizieranno a marzo ed entro tre anni consegneranno al Kosovo la prima linea ferroviaria davvero moderna, all’altezza degli standard europei e perfettamente integrata nella rete internazionale.
La parola a CGF
Circa 78 milioni di euro l’importo dell’appalto che GCF, dimostrando di possedere altissimi requisiti tecnici, eccellenti qualità organizzative ed elevate capacità esecutive si è saputa aggiudicare superando una platea di competitor internazionali di grande valore.
“L’assegnazione di questo importante appalto – è il commento di Edoardo Rossi, presidente di GCF – premia non solo l’impegno profuso nelle settimane di progettazione ma la qualità esecutiva di tutti i nostri cantieri italiani ed esteri. Iniziamo il nostro lavoro in Kosovo ben consapevoli della rilevanza che questo progetto avrà per lo sviluppo del Paese e sapremo onorare la fiducia riposta nella nostra Azienda mettendo a disposizione le nostre migliori energie e competenze”.
Gestito da Infrakos (Kosovo Railways Infrastructure), “Rail Route 10” ha ottenuto dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo finanziamenti per circa 40 milioni di euro circa.