Oltre 60.000 visitatori nei Padiglioni di edilizia e di cantiere del SAIE del cinquantesimo, e 93.000 in tutta la grande piattaforma del Costruire italiano che in questa edizione si è organizzata assieme a SAIE, con i saloni SAIE Sport, Saie 3, H2O, Expotunnel e Ambiente Lavoro. Un SAIE che è inoltre tornato a essere internazionale con i visitatori esteri che toccano quota 15.000 passando dal 5% dell’edizione 2013 al 15% nel 2014, rispetto al totale generale dei visitatori. Intenso lavoro di delegazioni estere arrivate a Bologna che in rappresentanza di 21 Paesi hanno realizzato quasi 1000 incontri di business con aziende italiane interessate all’export. Ma il ritorno dei visitatori professionali di oltre confine al SAIE, segno di un rinnovato interesse per la capacità produttiva italiana, è andato ben al di là delle delegazioni organizzate, registrando un importante aumento e triplicando il numero dei visitatori esteri della passata edizione. Visitatori esteri da oltre 90 Paesi tra cui Francia, Germania, Paesi Baltici, Russia Brasile e Spagna, Turchia e Israele. Visitatori esteri che hanno ricominciato a venire a Bologna in occasione di una manifestazione ritornata ad essere vetrina della migliore industria edilizia italiana e dei suoi leader. Il SAIE dei 50 anni ha visto la presenza di tutte le maggiori imprese italiane del settore tra cui Italcementi, Saint Gobain, Rubner, Velux, Colacem, Mapei, Acca Software. Il SAIE ha inoltre registrato la presenza record di 1408 espositori, di cui 208 esteri, che hanno occupato oltre 102.000 mq tra le aree interne, le aree esterne occupate di nuovo dalle grandi gru e macchina da cantiere. Si sono tenuti 452 tra convegni, workshop e seminari professionali tenuti da 2.581 tra relatori e docenti. All’intenso programma di convegni hanno partecipato ben 41.257 persone. Quest’anno l’offerta formativa all’interno della SAIE Academy, realizzata in collaborazione con le principali Università italiane e gli Ordini professionali, ha segnato un altro record positivo di oltre 9.000 iscritti, che hanno ottenuto crediti formativi per il proprio aggiornamento professionale.
Nel corso dell’edizione appena conclusa è stato assegnato anche il premio “Gruista dell’anno”: si tratta di Carlo Rocca, 37 anni, di Cosenza, che ha battuto il vincitore delle ultime due edizioni, Felice Lorizzo, originario di Bari, ma residente a Pisa.
Una gara avvincente decisa sul filo dei secondi, perché il tempo oggi nel costruire è importante come la sicurezza e l’abilità a gestire leve e pesi. Nell’ampia area 48 della Fiera di Bologna, per la prima volta al SAIE, la gara nazionale del Gruista ha confermato la grande qualità professionale della mano d’opera specializzata italiana del costruire. Come ha sottolineato Enzo Pelle, vice presidente del Formedil, l’ente nazionale di coordinamento delle 103 Scuole edili appartenenti al Sistema Bilaterale delle Costruzioni, “il nostro è un settore di grande qualità alla cui base vi è una formazione continua e altamente professionalizzata.” “Nel triennio 2012-2014 – come ha ricordato il direttore del Formedil, Giovanni Carapella – hanno frequentato i corsi di formazione del nostro sistema ben 50.000 tra gruisti e conduttori di macchine.”
L’appuntamento è ora per l’anno prossimo, dal 14 al 17 ottobre 2015, con la piattaforma SAIE Smart House: QUALIFICAZIONE ENERGETICA, PER LA SICUREZZA ANTISISMICA, PER LA DOMOTICA, con un focus sull’innovazione impiantistica in collaborazione con SENAF e il SIE, Sistema Impianti Edifici. Nuovo vivere e nuovo abitare, ovvero le nuove frontiere dell’edificio impianto: saranno questi i temi e le parole chiave dell’edizione 2015 del SAIE. E come quest’anno Ricerca e SAIE Academy saranno due aree strategiche, nella convinzione, confermata dall’elevata e qualificata partecipazione ai corsi e ai laboratori, che il futuro del settore passa dalla formazione e dall’innovazione.
La grande presenza di delegazioni, ma anche di singoli e gruppi di visitatori provenienti da Paesi stranieri è stato un elemento vincente che ha trovato un favorevole riscontro soprattutto tra i produttori di macchine e del precast. Per Giampiero Gagliardi, della Nordimpianti, l’esperienza del SAIE 50 è stata nel segno del consolidamento di rapporti e di relazioni. “IL SAIE resta l’occasione per rafforzare i rapporti con i nostri clienti storici, ma anche di aprire nuove prospettive di business. Quest’anno più che in passato abbiamo avuto la possibilità di confrontarci con esperienze internazionali, che sono il nostro riferimento principale di mercato. La fiera è anche un momento per comprendere se stiamo lavorando bene e se le nostre novità riscuotono interesse verso aziende che non ci conoscevano.”
Per Luigi Corsetti, che viene al SAIE dalla prima edizione, quando accompagnava il padre, titolare dell’azienda Corsetti nata nel 1902 e che oggi opera con successo su molti mercati internazionali ed è specializzata nelle soluzioni per il dissesto idrogeologico, la fiera dell’edilizia di Bologna è un punto fermo, un irrinunciabile appuntamento triennale dove ribadire con la presenza il successo aziendale e incontrare vecchi e nuovi clienti. “Non posso pensare la mia attività senza il SAIE. In momenti di grande attività così come quando a dominare è stata la crisi, come negli anni Ottanta, il SAIE ci ha aiutato. Oggi dobbiamo uscire insieme da questo momento difficile.”
Al SAIE di Bologna anche la campagna “Io non rischio Terremoto”: volontari di protezione civile hanno incontrato il pubblico della principale fiera italiana delle costruzioni per sensibilizzare e promuovere un ruolo attivo nella riduzione del rischio sismico. La campagna Io non rischio (www.ionorischio.it, #iononrischio) vede il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica impegnati insieme per diffondere la cultura della prevenzione sui principali rischi che interessano il territorio italiano.
Guarda le macchine presenti in fiera nelle foto di Paolo Raffaelli