La grande struttura della nuova Chiesa di Mestre, caratterizzata da un articolato gruppo di cupole e campanili di forma esotica, sorge su un lotto di circa 10.000 m2 e ospiterà la comunità Cristiana Copta del Nord Est.
La cantierizzazione è stata seguita da Euro Costruzioni, azienda nata nel 1989 a Treviso (oggi conta circa 75 dipendenti) che ha realizzato tutte le strutture in calcestruzzo principali, lavorando in stretta correlazione con il partner per le soluzioni di casseratura, Doka Italia.
Nel dettaglio gli elementi di casseratura per la grande cupola centrale (quasi 10 m di diametro alla base, con spessore delle murature di 30 cm) sono stati realizzati con strisce di pannello Dokaplex applicate su griglia di cassero Top 50 a doppia centina. I casseri sono stati preassemblati presso la sede produttiva di Doka in Austria e, successivamente, portati in cantiere per il montaggio in quota. Anche le due semicupole laterali, aventi lo stesso raggio della principale, sono state realizzate con la stessa filosofia operativa, consentendo ai montatori di gestire elementi simili fra loro e, quindi, accelerando le operazioni. Il cassero interno delle cupole è stato assemblato con tre elementi, tutti di dimensioni inferiori ai 2,5 m, per semplificarne il trasporto su strada: due settori di porzioni di cassero Top 50 chiuse e collegate superiormente da un “cappello” finale a chiusura della sfera. Il cassero esterno proposto da Doka a Euro Costruzioni, riprendeva esattamente la tipologia di quello interno, senza però il cappello di chiusura sommitale. Per semplificare il disarmo, fra modulo e modulo sono state inserite strisce di compensazione di 10 cm. Il cassero per la cupola, durante la maturazione del calcestruzzo (il calcestruzzo utilizzato è del tipo foto catalitico, con eccellenti capacità autopulenti, che contribuiranno alla conservazione della qualità dell’opera nel tempo), è stato sorretto con torri di puntellazione Staxo 40 alte 14 m, coadiuvate da puntelli regolabili T7 (necessari per regolarne l’inclinazione).
L’altro elemento architettonico principale, la grande volta a botte, è stato realizzato impiegando un cassero Top 50 curvo; tutti gli elementi provvisionali, visto la complessità geometrica delle strutture sono stati sviluppati da Doka Italia, a partire dal disegno architettonico del progettista, mediante una serie di simulazioni tridimensionali, senza le quali sarebbe stato molto difficile ottimizzare le operazioni di getto e prevedere le interazioni tra un elemento e l’altro (come ad esempio le “unghie” di collegamento tra la cupola centrale principale e le semicupole laterali). La qualità dei calcestruzzi doveva essere di alto livello, quindi anche le operazioni di getto dovevano accuratamente essere pre-progettate, comprensive di sollecitazioni sulle strutture provvisionali e di simulazioni della distribuzione dei calcestruzzi.
Per i solai intermedi, Euro Costruzioni ha impiegato il sistema per solai Doka Xtra: il getto è stato eseguito in tre fasi successive con una dotazione di sistema di 150 m2.
Il geometra Stefano Marin, direttore tecnico di Euro Costruzioni, sottolinea la complessità dell’opera e il rapporto positivo con Doka: “La chiesa copta ortodossa di Mestre ci ha chiesto un notevole sforzo organizzativo e gestionale sia per la tipologia delle strutture, sia per le quantità di calcestruzzo in gioco, da gettare in spazi molto ristretti. La collaborazione con Doka è stata molto importante a livello di progettazione preliminare delle strutture provvisionali. Fondamentale è stata la modellazione tridimensionale, che ci ha consentito di analizzare il progetto nel dettaglio, per poi ridurre al minimo fastidiosi aggiustamenti in corso d’opera. Inoltre, progettare in dettaglio le strutture per il getto ci ha consentito di portarle premontate in cantiere, in modo non solo da ridurre i montaggi in quota, ma anche di abbattere significativamente i costi per il noleggio delle strutture stesse. Siamo riusciti, infatti, a riutilizzare diversi elementi per più di una lavorazione, con un miglioramento deciso della logistica di cantiere, fattore fondamentale considerato il fatto che lo spazio a disposizione per stoccaggi e montaggi era davvero ridotto. Oltre che in fase di progettazione – conclude Marin – Doka ci ha assistito validamente anche durante i montaggi, affiancandoci quando si sono resi necessari aggiustamenti o forniture non previste di materiali. Un servizio completo che abbiamo apprezzato davvero molto”.