Dati & Previsioni

Il cliente, stella polare per Scania

Si conclude per Scania Italia un 2024 che ha visto, come evento istituzionale più importante,  il cinquantesimo anniversario del suo ingresso nel nostro Paese. Anno indubbiamente significativo di cui sono stati ripercorsi i momenti più salienti nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa specializzata.

I numeri forniti riferiti al 2024 sono indubbiamente lusinghieri per tutti i segmenti di prodotto e di servizio, dai truck agli autobus, dalla divisione Power Solutions all’implementazione della rete, dal service – sia tecnico che finanziario e assicurativo –  al settore del reclutamento dei tecnici specializzati per alimentare le officine. Ma inizia a intravedersi qualche nube all’orizzonte. Prima fra tutte quella dell’elettromobilità che ancora non decolla come si era inizialmente ipotizzato e sulla quale Scania ha investito energie e denaro.

Enrique Enrich Presidente e AD di Scania Italia

Nonostante ci sia parecchia carne al fuoco (entro il 2025 verrà inaugurato il terzo pilastro industriale in Cina, a coprire il mercato asiatico, dopo quelli europei in Svezia e Olanda e quello in Brasile aumentando la capacità produttiva del gruppo che ora si attesta sotto i 100.000 camion all’anno) il futuro per il mercato dei trasporti non è del tutto luminoso.

In questo clima di incertezza, accentuato anche dall’instabilità geopolitica che il mondo sta vivendo, resta invece ben fisso e saldo il focus  di Scania sul cliente, vera stella polare di tutto il business del gruppo.

Trucks: fammi indovino e ti farò ricco

Daniel Dusatti

Come ha affermato Daniel Dusatti, direttore Trucks Sales di Scania Italia, nonostante da mesi si senta parlare di flessione a livello di immatricolato siamo oggi a oltre  22.600 veicoli, volumi che tengono bene in Italia rispetto all’anno precedente  (24.500 pezzi).

Se guardiamo il novembre 2024 Scania detiene il 16,8% di quota di mercato; se analizziamo i numeri in valore assoluto già oggi l’immatricolato è superiore ai 3800 veicoli, quindi con l’immatricolato residuale di dicembre si parla all’incirca di 4000 veicoli immatricolati.

Ad  oggi se guardiamo la quota di mercato Scania sul trattore stradale (che vale quasi il 60% dell’immatricolato) siamo leader di mercato sul 2024″, spiega Daniel Dusatti. “Ma da qualche mese vediamo un mercato in flessione dal punto di vista della raccolta ordini, tendenza fisiologica da un certo punto di vista perché avendo ormai saturato gli ordini nel 2024 e avendo raccorciato i tempi di consegna anche a parità di mercato totale avremmo comunque ridotto la raccolta ordini“.

L’importate sarà capire quanto questa riduzione sia dettata dal raccorciamento dei tempi di consegna e quanto indotta da un calo obiettivo di domanda. Il 2025 vedrà quindi un mercato intorno ai 20.000 pezzi un numero che potrebbe diminuire o innalzarsi a seconda delle condizioni economiche e di mercato più o meno favorevoli. Ma,come è noto, la sfera di cristallo non ce l’ha nessuno.

Focus sul cava cantiere

Sul mercato generale l’off road è un’applicazione in crescita, visto che in Italia si stanno avviando numerose opere pubbliche in cui sono coinvolte numerose regioni italiane specie la Sicilia e il Trentino Alto Adige.  Il mercato in questo comparto rivela un certo dinamismo, nel 2025 l’immatricolato sul cava cantiere sarà in crescita, rappresentando circa l’ 11,5 % del mercato totale, ancora distante comunque dal 20% del 2007/2008. La crescita di Scania in questo contesto è stata trainata dai trattori e avrà una ripercussione anche sul mondo delle motrici in quanto il brand del Grifone sta investendo su molte attività dimostrative anche nel settore dell’allestito. Di tratta di un mercato  per il quale ci si aspetta comunque un 2025 piuttosto dinamico, anche in vista del Bauma di Monaco in cui Scania sarà presente con uno stand e con  qualche interessante novità.

Il segreto è nella modularità

Già l’anno scorso avevamo sottolineato come il Super 8 stesse già mostrando i muscoli sulla strada. Oggi questa catena cinematica si conferma un campione dal punto di vista dei consumi: stiamo parlando di 335 milioni di CO2 risparmiati su 4500 veicoli messi a terra e di 108 milioni di litri  di carburante in meno considerato un ciclo di vita di 5 anni.

Alessandro Girardi

Come ha puntualizzato l’ing. Alessandro Girardi, Head of pre-sales and Logistics di Scania Italia, quando si parla di Super 8 non ci si riferisce solo a veicoli a lunga distanza ma a qualcosa di trasversale a tutte le applicazioni, visto che il sistema è stato messo alla prova anche in contesti piuttosto impegnativi come il cava cantiere, un ambito in cui  sono stati monitorati veicoli 8×4 e ribaltabili per cui il risparmio si attesta attorno al 15%. Considerando una percorrenza annua di 60.000 km e con un consumo di riferimento di 2 km/litro il risparmio di carburante su un ciclo di 10 anni vale 45.000 litri  e 139 ton di Co2 risparmiate. La catena cinematica si è dimostrata ancora una volta altamente efficiente, Scania ha però investito molto anche  su tutto quanto le sta intorno, dal cambio alle prese di forza, lavorando molto su tutte le applicazioni, dalle spazzatrici a biometano compresso in cui la percentuale di abbattimento di CO2 dal pozzo alla ruota può arrivare fino al 90%  ai veicoli eccezionali. Tutto questo grazie a un altro grande cavallo di battaglia di Scania, la modularità. O, per dirla in immagini, la “scatola di Lego”  dalla quale di volta i  volta si estraggono i vari pezzi per comporre la soluzione su misura per “quel” cliente. E solo per lui.

La modularità si integra perfettamente all’intero sistema di produzione Scania, consentendo soluzioni non alternative ma complementari all’elettrico in un periodo, come quello attuale, in cui le condizioni al contorno per lo sviluppo della mobilità elettrica sono ancora incerte.

Tante strategie, un solo obiettivo

L’e-mobility è solo uno degli ingredienti della strategia Scania verso un trasporto più sostenibile, insieme all’efficienza dei motori termici, alla compatibilità con i biocarburanti, alla possibilità di configurare il prodotto in modo che raggiunga la massima efficacia per le differenti applicazioni. Per quanto riguarda l’elettrificazione, il mercato non sta evolvendo come si era sperato e, per quanti sforzi si facciano, un costruttore non può creare un mercato specie nel settore del B2B e men che meno in questo contesto in cui non è in gioco solo una tipologia di prodotto, ma una transizione di sistema. Cosa possiamo fare?

Paolo Carri

Nella prospettiva dell’elettrificazione, in cui crediamo perché il contributo che può dare per la decarbonizzazione del trasporto, con l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili è ineguagliabile da qualsiasi altra tecnologia,  quello che possiamo fare è prepararci per dare il massimo valore al cliente con tutti gli strumenti che abbiamo“, spiega Paolo Carri, Direttore Driving the Shift di Scania Italia. ” Il più evidente è forse il prodotto, allo scorso IAA di Hannover abbiamo presentato il primo trattore con 624 KWh di energia installata a bordo, per un’autonomia fino a 600 km. Il tutto supportato da storie reali di nostri clienti da Chiggiato Trasporti a Cortese, esempi distanti geograficamente e per tipo di applicazione che, con chilometraggi di tutto rispetto, stanno raggiungendo consumi medi che sono andati oltre le aspettative“.

Ma un altro elemento importante in questa fase della transizione energetica è quello della consulenza, gli strumenti che Scania mette a disposizione sono sempre più sofisticati, basati sui dati raccolti dai veicoli attraverso la connettività ed è quindi possibile offrire i clienti la mappatura dei percorsi della loro flotta e l’identificazione al loro interno delle posizioni strategiche di ricarica in modo che non abbiano sorprese.

La ricarica è ovviamente uno dei punti cruciali quando si parla di elettrificazione“, continua Paolo Carri. “Abbiamo voluto metterci in gioco  e alcuni clienti del livello di Electrolux e Marr si sono rivolti a noi per le strutture di ricarica; abbiamo poi lanciato all’ultima edizione di Ecomondo Scania Charging Access, servizio di ricarica a uso pubblico per autocarri, la piattaforma che mettiamo a disposizione dei nostri clienti per accedere a un network a livello europeo di punti di ricarica pubblica con tariffe certe, senza sorprese, predefinite e competitive, e riteniamo che questo, in prospettiva, quando anche l’utilizzo della ricarica pubblica nel trasporto elettrico diventerà imprescindibile, sarà uno strumento importante“.

Una rete capillare

La rete Scania oggi rappresenta a 360° il marchio del Grifone,  sia nei prodotti che nei sevizi e si basa su un network di 112 officine dislocate su tutto il territorio ma anche sul servizio Scania On Site che continua a crescere e che è molto richiesto e apprezzato.

Andrea Carollo

La rete oggi conta oltre 2000 persone, il 2025 vedrà anche un’ulteriore crescita e potenziamento di aree che riteniamo strategiche e in cui pensiamo che il service possa fare la differenza, con l’inserimento di tre nuove officine da sud nel distretto di Covin su Pozzallo e Termini Imerese e poi a Nocera Inferiore (concessionario Deiesel Tecnica) visto che la Campania è la regione in cui vengono immatricolati più veicoli e qui un’officina è strategica“, spiega Andrea Carollo, responsabile della Rete di Scania Italia.  “Poi altri poli logistici sono a Roma Nord con una nuova officina che vedrà la luce entro la fine del 2025 (Distretto Sacar) poi Terni (distretto Toscandia) e Pescara (distretto Scania Adriatica). Infine vedrà la luce anche la nostra nuova concessionaria di proprietà a Brugherio(Milano)“.

E ora parliamo di tempistiche di assistenza: dalla chiamata all’arrivo del tecnico passa 1ora e 42 minuti.  Scania è cresciuta del 6% in  termini di interventi sui veicoli, in funzione dell’aumento del parco circolante  (sono circa 1000 i tecnici in officina).

Il settore del Power Generation

Il 2024 si è aperto all’insegna di una notevole incertezza con una grande frenata degli ordini, il mercato ha rallentato, le consegne che erano un driver di una pianificazione a lungo termine si sono accorciate, abbiamo però cercato di assecondare i clienti“, spiega Paolo Carri. “Oggi abbiamo un incremento della raccolta ordini del 37%  quest’anno abbiamo lavorato con circa 40 clienti di tutte le dimensioni e vogliamo essere presenti in  tutti i tre macrosettori di riferimento. Nella Power Generation che per noi rappresenta la maggior parte dei volumi, l’anno è stato complicato soprattutto perché hanno rallentato fattori trainanti dal punto di vista delle applicazioni (per esempio il construction)  ed economico (ad esempio la Germania). In questo contesto abbiamo siglato un importante contratto con Flotta Powering il più grande noleggiatore italiano che ha una partnership con uno dei maggiori fornitori di energia in Italia, che prevede tempi di interventi brevissimi (2 ore in qualsiasi punto d’Italia) Quest’anno ha acquisito 220 motori Scania di diverse taglie. Nel settore industriale abbiamo visto il consolidamento di partnership già avviate come quella con Varisco Pompe del Gruppo Atlas Copco nel campo del Pompaggio e Laurini nel campo della Demolizione“.

I contratti di servizio: quando il service “paga”

Fredrik Swartling

Il fatturato Scania sul service, come ha illustrato  Fredrik Swartling  responsabile della Divisione, in 7 anni si è raddoppiato (sono oltre 14.000 i veicoli con contratto di assistenza in Italia cioè quasi il 50%  dei veicoli Scania circolanti). La grande novità di quest’anno è stata l’introduzione del Progetto Service 360 in cui Scania ha inserito il portafoglio dei servizi di assistenza a livello globale. Anche questo è un prodotto  modulare, che partendo dal Core (prodotto base) passa dal Plus e dal Full per arrivare poi al nuovo pacchetto Pro in cui si fanno anche le manutenzioni predittive su alcuni componenti.

Un altro prodotto che ora è disponibile a livello europeo è il Max 24,  che, se viene aggiunto a un contratto di assistenza, fa sì che Scania si “multi” per un periodo di oltre 24 ore trascorse dal veicolo in officina. Un segno anche economico al cliente ma pure un messaggio a tutta l’ organizzazione e un impegno a livello europeo.

A questi nuovi prodotti si affiancano il Fleet Care con una persona dedicata per la gestione della flotta e Scania On Site in cui i tecnici si recano dal cliente, ovunque si trovi.

Fabrizio Previdi

Per quanto riguarda i Servizi Finanziari, Fabrizio Previdi Sales Manager  di Scania Italia Financial Service stima di raggiungere 680 milioni di euro il record di sempre in Italia per la finanziaria. “Per raggiungere questo risultato abbiamo attivato oltre 330 milioni di euro nell’anno quindi abbiamo dato supporto ai nostri clienti per 330 milioni di euro, un altro record. La stima di chiusura dell’anno parla di 340 milioni di euro.  Siamo ritornati con una penetrazione finanziaria importante sul leasing, quindi chiuderemo circa al 50% il che significa che per due Scania venduti in Italia uno è finanziato da noi. Il nostro cavallo di battaglia insieme al leasing sono i servizi assicurativi per supportare completamente il cliente e supportarlo quando ha un problema e anche qui i risultati sono ottimi: su 100 Scania finanziati da Scania Financial service 55 hanno anche una polizza KasKo. E invece andiamo a vedere le polizze KasKo su un totale degli Scania immatricolati in Italia  il 30%  ha una polizza  KasKo un dato particolarmente significativo. Nel 2024, infine, abbiamo adottato un nuovo sistema informativo che rientra in un progetto di digitalizzazione che continuerà anche nel 2025″.

Recuperare (e mantenere) i talenti

Marta Mattana

Si parla di mancanza di tecnici come collo di bottiglia per la crescita del business e sembra che Scania, da questo punto di vista, abbia superato il problema. Almeno stando a quanto ha affermato Marta Mottana, responsabile delle risorse umane in Scania Italia.

Abbiamo lavorato molto in questi tre anni sul reclutamento di nuove figure e abbiamo convinto la rete che non è solo importante attirare i talenti ma bisogna mantenerli motivati e aggiornati nel tempo, In questo settore la formazione è molto costosa, alla ricerca di nuovi modi di avvicinarci ai giovani, quest’anno abbiamo organizzato lo Scania Game, un concorso tra scuole, invitando le classi a mettere le mani sui veicoli coinvolgendole in una gara che  ha avvicinato i giovani al nostro mondo facendolo toccare con mano in modo coinvolgente, trasmettendo il gusto dell’apprendimento e dell’approfondimento.  Un elemento importante di questa evoluzione è che iniziano a nascere anche nei nostri concessionari ruoli coinvolti nella formazione delle persone. Siamo alla terza edizione del programma che abbiamo chiamato Officina Tecnici del Futuro ed ecco i numeri: 39  ragazzi in tre anni sono entrati nel nostro progett0 e 29 sono già nelle nostre officine

Prodotti, servizi, persone, iniziative, dati di mercato, previsioni, network distributivi e, come dicevamo all’inizio un’unica stella polare a guidare le scelte, gli investimenti, la visione di un’azienda, Scania, che ha fatto della qualità del prodotto e del servizio la propria missione. Lo si percepisce dalle parole con le quali i clienti hanno voluto esprimere il loro personale indice di gradimento: professionalità, top, gentilezza, tempestività, servizio, competenza…non un semplice gioco da web ma un effettivo riscontro della qualità dei prodotti e dei servizi offerti. E se è vero che nessuno ha la sfera di cristallo, che i mercati sono imprevedibili, che la situazione geopolitica è incerta, che normative e tecnologie sono in continuo divenire è comunque innegabile che la voglia di fare, la visione, l’impegno, la determinazione prima o poi pagano. Per questo – forse – Scania ha voluto chiudere la sua conferenza stampa di fine anno con un enigmatico “stay tuned”: state sintonizzati perché non tutto è stato detto e ci saranno ancora (belle) novità in arrivo nel mondo dei trasporti.