
di Daniela Grancini
Acquistato ancora prima che venga ufficialmente presentato al Bauma. E’ successo all’escavatore ibrido HB365 di Komatsu, la prima macchina di questo genere venduta sul territorio EMEA.
Artefice del “colpaccio” è stato Francesco Grassi, dealer Komatsu con sede a Fondi (LT) e filiali ad Anagni e Roma, cuore pulsante del nuovo scacchiere distributivo del costruttore giapponese nel nostro paese.
Il cliente è nientemeno che il Gruppo Iacovelli, proprietario di 5 cave di inerti, con un parco composto all’80% da macchine di un altro marchio.
Komatsu è stata la prima, nel 2008, a commercializzare macchine ibride per il settore delle costruzioni e da allora sono state venduti sul mercato mondiale 2500 escavatori di questo tipo.
Oggi Komatsu continua a rafforzare il suo slancio innovativo proponendo al mercato una macchina che, ancor prima di essere ufficialmente presentata al Bauma di Monaco di Baviera (11/17 aprile 2016) ha già trovato un acquirente.
Qualche anticipazione siamo riusciti a carpirla qua e là. Sappiamo per esempio che il rivoluzionario Sistema Ibrido di Komatsu sfrutta il principio del recupero e dell’accumulo energetico L’energia cinetica generata durante la fase di rotazione è convertita in elettricità che attraverso un inverter viene “catturata” da un capacitore che, a differenza di un accumulatore che ha una capacità limitata di immagazzinare energia, la stocca rapidamente e altrettanto rapidamente la rilascia quando serve.
L’energia recuperata costituisce quindi una potenza aggiuntiva che massimizza le prestazioni della macchina e si traduce in un notevole risparmio di carburante.
Sappiamo che tutti i componenti di questa nuova macchina saranno coperti da 5 anni/10.000 ore di garanzia; sappiamo che l’investimento sarà recuperato in meno di due anni; sappiamo che sarà tra le maggiori attrazioni del prossimo Bauma, ma….il resto possiamo solo immaginarlo.
A meno di non fare un salto in una cava per vederlo lavorare dal vivo.