Dopo mesi di preparativi presso il cantiere del Sottoattraversamento dell’Isarco è iniziato lo scavo dei primi metri di galleria.
I lavori di scavo presso il lotto di costruzione della Galleria di Base del Brennero, situato più a Sud del tracciato dell’opera, erano stati preceduti da una fase di congelamento altamente complessa – trattasi di una procedura applicata nell’ambito delle opere in sotterraneo, dove il suolo viene congelato artificialmente rendendolo compatto ed impermeabile.
Le fasi dei lavori
![](https://static.tecnichenuove.it/macchinedilinews/2020/10/Ghaiccio-attorno-alla-sagoma.jpg)
Partendo da uno dei quattro pozzi realizzati nel cantiere del Sottoattraversamento dell’Isarco sono stati congelati la falda ed il materiale alluvionale al di sotto dell’alveo del fiume. Si è proceduto ad iniettare azoto liquido all’interno di un circuito chiuso, costituito da “tubazioni di congelamento”, sotto il fiume Isarco. L’azoto con una temperatura di -196°C scorrendo all’interno di queste tubazioni ha sottratto il calore dal suolo circostante.
Di conseguenza, l’acqua all’interno del suolo sotto al fiume si è congelata e la temperatura del suolo è scesa a -35°C. Per mantenere queste temperature del suolo durante lo scavo, all’interno di un circuito di raffreddamento viene fatta circolare della salamoia (refrigerante).
Mediante tale procedura è stato possibile consolidare il materiale sciolto al di sotto dell’alveo del fiume e il 5 ottobre si è potuto avviare i lavori di scavo. Ora, solo alcuni giorni dopo l’avvio dei lavori, è possibile vedere già i primi metri di galleria scavati sotto l’Isarco.
Grazie al metodo del congelamento, è stato possibile evitare di dover spostare il percorso del fiume che attraversa il tracciato della Galleria di base del Brennero e ridurre gli impatti ambientali, in particolare sulla fauna ittica dell’Isarco.